Anno della Fede, un anno dopo

08 Novembre 2013

È trascorso un anno ormai da quel giovedì 11 ottobre 2012, quando il nostro caro Papa emerito Benedetto XVI inaugurava solennemente l’Anno della Fede, in occasione del 50° anniversario dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e del 20° anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.

In piazza San Pietro insieme al Santo Padre celebravano sacerdoti, vescovi e cardinali da tutto il mondo, anche il Patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo I era presente per l’inizio di quest’anno di grazia, tanto che all’inizio della S. Messa sembrava di rivedere i filmati storici del Vaticano II, in cui “sfilavano” in San Pietro i vescovi di tutto il mondo.

Tuttavia la Chiesa non è fatta soltanto di Vescovi e Papi, e il “rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti” (Porta Fidei, Benedetto XVI), per cui l’Azione Cattolica Nazionale ha organizzato una fiaccolata per la sera di quell’11 ottobre, in ricordo della fiaccolata che fu promossa, sempre dall’Azione Cattolica, la sera dell’11 ottobre di cinquant’anni prima, per far sentire la propria vicinanza ai Padri conciliari che si erano appena riuniti e che culminò con il famoso “Discorso della Luna” del Beato Giovanni XXIII.

Papa Benedetto XVI, con la semplicità di un padre che si rivolge ai propri figli, ha ricordato come il Signore è sempre presente nella nostra vita e ha invitato a una gioia umile, perché il peccato è sempre alla porta e “la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, e la nave della Chiesa sta navigando anche con vento contrario”.

L’Anno della Fede è stato davvero una prova per la fede di ciascun cristiano, arrivando anche al senso di smarrimento, al sentirsi come un gregge senza pastore, quando durante il concistoro dello scorso 11 febbraio Benedetto XVI annunciò la sua rinuncia al ministero petrino. Questa notizia-shock ha ricordato a tutti come Cristo è il nostro Buon Pastore, la vera guida che illumina la nostra vita, la Chiesa e il Papa sono “umili servi nella vigna del Signore” che hanno bisogno dell’aiuto materiale, della vicinanza e delle preghiere di tutto il mondo per poter svolgere il loro compito di annunciare il Vangelo.

Lo Spirito Santo, che non ci ha mai abbandonato, ha agito attraverso i cardinali riuniti per l’elezione del nuovo pontefice e ha scelto Papa Francesco, il quale sin dall’inizio del suo pontificato ha mostrato il suo carisma di pastore vicino al suo gregge, chiedendo la benedizione di tutto il popolo di Dio al momento della sua elezione, prima di dare la sua benedizione.

La Fede, rafforzata dal momento della prova, è esplosa di gioia con la celebrazione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, la scorsa estate, con l’incontro di tre milioni di giovani pellegrini provenienti da tutto il mondo con il Santo Padre sulla spiaggia di Copacabana, ribattezzata per l’occasione “Papacabana”. Purtroppo nessuno dalla nostra diocesi ha potuto prendere parte in prima persona a questa “festa della fede”, tuttavia attraverso la televisione e i social network è stato possibile sentirsi vicini spiritualmente a tutti quei giovani e pregare insieme a loro, con la speranza di poterci essere alla prossima GMG prevista a Cracovia nel 2016.

Manca poco ormai alla conclusione dell’Anno della Fede, che terminerà ufficialmente il prossimo 24 novembre, nella solennità di Cristo Re, ma non bisogna dimenticare di mettere a frutto i talenti ricevuti, in questo e nei prossimi anni associativi, professando e testimoniando la fede in ogni momento della vita e rinnovando il nostro SÌ a Cristo, affidandoci allo sguardo benevolo di Maria.

 

Carlo del Buono