“LO AVETE FATTO A ME”. L’AZIONE CATTOLICA È IN PARTENZA PER IL CAMPO DIOCESANO

21 Agosto 2019

Da domani 22 agosto e fino a Domenica 25 agosto, si terrà a Nardò (LE) presso l’Oasi Tabor, il campo diocesano unitario che vedrà coinvolti circa 50 partecipanti tra Responsabili, Educatori ed Animatori.

Il titolo del campo “Lo avete fatto a me. La Proposta bella dell’AC nella Chiesa dell’Evangelii Gaudium” è ripreso dal cammino di questo nuovo anno associativo dell’Azione Cattolica, “Lo avete fatto a me”, tratto dal capitolo 25 del Vangelo di Matteo, che ci vedrà coinvolti a riflettere su una delle tre virtù teologali, la Carità, alla luce della spinta missionaria che viene dall’esortazione apostolica di Papa Francesco, l’Evangelii Gaudium.

Proviamo a rispondere ad alcune domande:

Perché un campo? Il campo diocesano è la forma e l’esperienza più alta di formazione che l’Azione Cattolica propone ai suoi aderenti, ed in particolare per chi ricopre incarichi o responsabilità associative. La sua importanza si misura dal tempo che si può dedicare alla formazione e alle relazioni; dal lavorare insieme, che è il metodo della sinodalità, coinvolgendo laici, sacerdoti e seminaristi che studiano, elaborano e si formano alla luce del Vangelo; dalla gioia di chi si mette in gioco, allietato anche da momenti di fraternità e animazione.

Perché diocesano? La partecipazione dei Responsabili, educatori ed animatori delle diverse realtà parrocchiali della nostra Diocesi, fa sì che l’esperienza non sia solo di tipo formativo ma soprattutto di stile ecclesiale, in quanto la Chiesa Locale, così come definita nel Concilio Vaticano II (Lumen Gentium), è la nostra Diocesi che è riunita intorno al Vescovo, dove le parrocchie rappresentano i luoghi di prossimità e quotidianità per l’annuncio del Vangelo. Questa dinamica ecclesiale abbate i muri dell’individualismo e dell’isolamento che molte realtà vivono anche dentro la nostra Chiesa, lasciando invece spazio a relazioni belle che permettono una crescita sia personale degli operatori pastorali che di tutta la comunità diocesana.

Perché a fine agosto? Il campo vuole aprire il nuovo anno associativo camminando insieme e fornendo alcuni strumenti utili per il cammino che ci vedrà impegnati da settembre nelle nostre realtà parrocchiali.

Cosa si fara? Nel campo saranno previsti diversi momenti, alcuni momenti di riflessione unitari e alcuni momenti divisi per Settore nel quale declinare meglio i contenuti e le metodologie educative sullo stile proprio dell’Azione Cattolica. Questi momenti saranno arricchiti da uscite e ospiti speciali, infatti sarà con noi Sabato 24 agosto, don Tony Drazza, Assistente Nazionale del Settore Giovani di AC, e il giorno successivo incontreremo il parroco di Alessano, don Gigi, durante la visita ai luoghi di don Tonino Bello, dove si concluderà l’esperienza del campo.

Ma sarà solo formazione? No, ci saranno anche momenti extra-formativi, perché la prima formazione si misura dalla capacità di stare insieme e creare relazioni belle. Non mancherà un pomeriggio al mare ed è prevista anche un’uscita a Lecce, sabato sera, in occasione della festa patronale di Sant’Oronzo.

Il camposcuola inoltre darà avvio a questo nuovo anno che sarà impegnativo e bello in quanto ci vedrà coinvolti come associazione nel percorso assembleare, con il rinnovo degli incarichi associativi a tutti i livelli, dalle parrocchie, passando per la Diocesi e il livello Regionale, fino al Nazionale. Affidiamo al Signore questo nostro tempo e questo servizio che con gioia doniamo alla nostra Chiesa locale, certi che lui ci precede e prepara la strada del nostro impegno.

Gabriele Camillo, Presidente diocesano