Campagna contro il gioco d’azzardo

18 Dicembre 2013

L’Azione cattolica Italiana aderisce alla Campagna “Slot Mob”(il cartello di associazioni e cittadini mobilitati per il buon gioco contro le nuove povertà e la dipendenza dall’azzardo) e alla Campagna “Mettiamoci in gioco”.

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche –allo scopo di contribuire ad un’azione pubblica di contrasto al gioco d’azzardo, e premiando (è il caso delle iniziative slot mob) quegli esercenti che rinunciano alle slot nei propri bar o sale da gioco, cioè al facile guadagno basato sulla disperazione altrui.

Del resto le cifre parlano da sole. E sono continuamente da aggiornare. L’Italia è il Paese europeo dove si registra la maggiore espansione della piaga azzardo negli ultimi 5 anni, complice la crisi economica. Di più: “forte” dei suoi 32 milioni di giocatori (oltre il 54% della popolazione), è il terzo Paese al mondo, con il 4,4% dell’intero giocato mondiale. Di questi 3 milioni sono a rischio patologico mentre 800 mila sono già alle prese con questa nuova forma di dipendenza. Le risorse necessarie alla cura di queste dipendenze si stima ammontino a circa 7 miliardi di euro e la spesa complessiva ha raggiunto, nel solo 2012, gli 88 miliardi di euro, più del 4% del Pil nazionale. Il gioco d’azzardo è ormai la terza industria italiana che eroga più di 8 miliardi di euro l’anno alle casse statali. Sono ben 400 mila le slotmachine in Italia e 6.181 i locali e le agenzie autorizzate.

Questo dilagante e irrazionale affidarsi alla “dea fortuna” ogni giorno mette sul lastrico famiglie e riempie i centri di cura delle Asl, mentre si arricchiscono le multinazionali del gioco d’azzardo e si crea terreno fertile per l’azione della criminalità organizzata. È un gioco che non ci piace. Né ci piace uno Stato miope che alimenta il gioco d’azzardo pur di fare cassa, senza guardare ella conseguenze che tale sua azione comporta sull’intera collettività.

È tempo di fare chiarezza sulle conseguenze sociali, economiche e sanitarie del gioco d’azzardo e di regolamentarlo seriamente nell’interesse non delle lobby di settore ma dei cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili.

Se volete saperne di più visitate i siti: http://www.nexteconomia.org/slots-mob  e  http://www.mettiamociingioco.org/, potete trovare informazioni su come aderire alla campagna.

Visitate inoltre il sito nazionale dell’AC a questo link: http://www2.azionecattolica.it/lac-contro-azzardopoli potrete leggere anche l’intervista su Avvenire di Franco Miano.